tradimenti
Coinvolto in un capriccio di ragazzina
di forrestsherman
27.12.2015 |
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"Tu e Daniela facevate l’amore, tu la stavi penetrando e lei gemeva sotto di te…“
Mi ricordai quei momenti: Daniela, essendo fidanzati da poco, era..."
I miei parenti mi avevano ospitato qualche giorno in passato nel loro rustico di Todi, una decina di anni fa. Io ero andato come ospite due giorni da loro con la mia fidanzata, Daniela, che avevo appena conosciuto e che poi ho sposato. Non vidi più quei parenti per un decennio,finchè mi reinvitarono per un’altra volta e mi chiesero, già che mi trovavo a Roma, di passare a prendere a scuola, per portala in campagna, la loro nipote diciannovenne, Flaminia, che avevo conosciuto da loro quando aveva 9 anni ed era una bella bambina.
Daniela sarebbe arrivata separatamente dopo, perché aveva un appuntamento di lavoro.
Così andai, all’ultimo giorno di scuola, con la mia auto, al liceo di Via Giulia, come convenuto. Quando finirono le lezioni uscirono ragazzi e tantissime bellissime ragazze, abbronzate, tutte in short e minigonna, dato che era estate, con camicette, top scollati, ben messe, ricche attraenti.
Avevo avvertito Flaminia col cellulare e lei individuò la mia Toyota rossa subito nel caos di motorini e auto in sosta sul selciato di sanpietrini nella stretta strada antistante il Liceo, salì in macchina, mi salutò affettuosamente. Io la ricordavo bambina, ma ora era una donna, e le disse “ non sei così tanto cambiato in dieci anni!” . L’avevo vista 10 anni prima, quella volta non mi era rimasta particolarmente impressa, era insieme ai fratellini, giocava nella sabbia nella casa di Todi, e ora a 19 anni, all’ultimo anno di liceo, era una bellissima ragazza, formosa ma magra, un modella, anche avanti rispetto alle coetanee.
Entrando mi sorrise maliziosa e si lasciò ammirare, aveva un profumo forte, proprio da donna. Buttò i libri dietro, mi guardò sorridendo...”basta scuola per quest’anno!”
Aveva gambe bellissime, pelle liscia abbronzata, i seni con la punta in su che spingevano arditamente il sottile cotone del reggiseno, con i capezzoli che, forse per il contatto con il tessuto, erano duri e grossi, grossi in proporzione ai seni tondi e sfacciati. Aveva anche una bella bocca, con labbra carnose e quel rossetto chiaro. Non mi faceva venire in mente se stessa bambina se non con un grande sforzo, vestita com’era con una minigonna marron, e una camicetta praticamente trasparente, sotto un evidente reggiseno ricamato che faceva vedere e non vedere i capezzoli.
Mi sentii molto attratto da lei, e mi dissi.. “occhio, questa è una ragazzina, i suoi, tuoi parenti, si fidano di te...non si scherza…” ma poi si voltò per abbassare le luci con il regolatore accanto alla porta e vedendo il profilo di quel seno perfetto mi vennero dell voglie pazze di abbracciarla.
Parlammo del più e del meno, mi raccontava cose, molto simpatica, comunicativa…arrivò al racconto sullo shopping fatto alcuni giorni prima …. Che aveva voglia di andare al mare...io me la vedevo con un bikini giallo, che faceva vedere lo spacco ovviamente depilato, attorniata da ragazzotti allupati. Le chiesi se aveva il fidanzato, ma lei si schernì per un pò poi decise di raccontarmi delle confidenze come se ci fossimo sempre conosciuti, anzi, se fossimo stati intimi, iniziò a parlarmi della sua compagnia, una ventina di ragazzi e ragazze tra 19 anni… succedeva spesso che ci fossero piccoli o grandi amori… Io chiesi se fosse innamorata di qualcuno, e lei senza scrupoli mi raccontò di questo suo amore, che si trascinava dall’estate precedente Luca, non che fosse innamorata ma … disse :” una volta durante una passeggiata ci siamo……baciati….e poi, una sera in discoteca, ballando con lui feci la calda e svenevole, e alla fine finimmo in una macchina…ma io non volli che mi scopasse …. perché…io volevo solo te… ti confesso che mi ero innamorata di te e sono stata idealmente innamorata per tutti questi anni, .sai… mi sono conservata vergine… ma ora che ti vedo, mi piaci anche di più del sogno, ma ora voglio…devi essere tu a prendermi per primo…” iniziò a piangere…sono stata con una decina di ragazzi, ma mai ho scopato… dicevano che ero una suora, ero lesbica, le amiche mi prendevano in giro…ho sofferto tanto..” e piangeva…” te lo dico ora ….finalmente ti ho ritrovato… e ora che ti vedo capisco che sei un uomo, vero, e mi piaci, ma nel non vederti per tanto tempo alla fine ti ho idealizzato...mi sono negata a tutti, negli ultimi tre anni…Ho cercato di vederti, ho chiesto ai miei, ma non potevo farmi scoprire…non sapevo che cosa avresti detto tu, ti confesso che mi ero innamorata di te e sono stata idealmente innamorata per tutti questi anni, …. ma ora che ti vedo, mi piaci anche di più del sogno, ma ora voglio…devi essere tu a prendermi…” iniziò a piangere… Ero stupefatto…mi spiegò che tutta quell’ansia e quella paura partiva da un episodio …di dieci anni prima… mi raccontò che tutto era cominciato proprio quando io ero nella loro casa di Todi, lei aveva sentito rumori nella camera dove dormivo con Daniela e si era messa a spiare, aveva teso l'orecchio e sentito dei rumorini strani e dei cigolii ritmici accompagnati da leggeri mugolii. Incuriosita si era messa ad ascoltare.
“ sai, sentivo le vostre voci, risatine soffocate e di nuovo sospiri. Mi avvicinai alla porta e occhieggiai attraverso la fessura. Nella stanza c'era un leggero chiarore dovuto ad una luce esterna che filtrava attraverso la finestra. Tu e Daniela facevate l’amore, tu la stavi penetrando e lei gemeva sotto di te…“
Mi ricordai quei momenti: Daniela, essendo fidanzati da poco, era eccitatissima e I suoi sospiri si facevano sempre più intensi fino a diventare dei gridolini di piacere ad ogni colpo… ma ero imbarazzato di questa storia…e perchè me la raccontava ora?
Disse che era rimasta a osservare, completamente presa dallo spettacolo : ” Sentii nascere un senso di invidia per quella donna prima pensai che le facessi male, ma poi capii che riusciva a godere così, con un uomo sopra, con le gambe larghe, per me era una rivelazione a quell’età…. “Avevo nove anni..non sapevo bene come si faceva, avevo solo letto libretti che parlavano d’amore, di baci e mettevano i puntini al momento del sesso… e la vista dei vostri due corpi accaldati e frementi mi eccitò come non mi era mai capitato, sentii il bisogno di sfogarmi, per la prima volta sentivo aprirsi sotto di me la mia natura.
In quel momento culminò eccitazione, desiderio, la voglia di essere amata, mi lasciai cadere le mutandine e con le mie mani mi accarezzavo e sentivo crescere sensazioni sia dal seno che dalle labbra…io non mi ero mai toccata da sola, ma, in quel momento, continuando a guardarvi, iniziai ad accarezzarmi stando in piedi ….Il piacere lentamente mi invase rendendomi sempre più eccitata e continuai a toccarmi con crescente tensione man mano sentivo un tremore interno …..e poi l'orgasmo crescere… e nella mia mente tu hai iniziato a rappresentare l’uomo perfetto, che fa l’amore, ama e soddisfa una donna!
Ero arrivata ad un tale punto di agitazione che ebbi così il mio primo orgasmo ! Fu un piacere fortissimo che ad un certo punto, sentii di non reggere, di non farcela più, di venir meno, mi sfuggì un leggero grido di godimento”
Ecco cosa era stato quel mugolio che io sentii!!!
Ripensai al mio fidanzamento con Daniela…era una ragazza evoluta, allora, non disdegnava amicizie maschili e femminili. Ci eravamo conosciuti alle terme di Sorano, dove lei era con il precedente fidanzato, e io con una mia precedente donna, lì successe uno scambio sessuale e poi, dopo un periodo di tira e molla, alla fine lei decise per me, e quando la portai nel casale di Todi eravamo molto presi vicendevolmente e scopavamo tutta la notte, un pò incuranti dei rumori che potevano sentire i parenti
Appunto lì partecipammo alla cena con una ventina di parenti, comprese le bambine e vidi che Flaminia non mi perdeva di vista, continuando a guardare me e Daniela, potevo intuire che io le piacevo ed il fatto di essere lì con una donna appariscente la intrigava, ma non davo tanto peso alla cosa.
Daniela era eccitata da quella casa vecchia e voleva fare l’amore…facemmo l’amore mentre godevamo, gemendo piano per non farci sentire, udii stupito una specie di eco dietro la porta, come un miagolio, soffocato…fui incuriosito ma preso dal sesso non ci feci troppo caso…
Quel ricordo era tanto intenso che Flaminia, nell’intimità della vetturetta sembrava imbarazzata…eccitata..gli occhi erano spalancati, si umettava le labbra con la lingua …
Lei aveva le gambe aperte rivolte verso di me, le mutandine poi non facevano nulla per nascondere il suo sesso privo di peli.. Esitò ancora un attimo, penso per l’ultima paura e poi guardandomi con fierezza superò il pudore, e con la sua mano adolescente entrò sotto la gonna marrone, divaricò leggermente le gambe chiuse gli occhi, lentamente e delicatamente sfiorò il centro del suo piacere….e davanti a me stupefatto diventò preda del piacere più intenso, abbandonandosi completamente a se stessa, gemendo…”vengo..vengo…ora sei qui…mi bagno tutta… .”
Io ero atterrito, cosa mi stava facendo vedere…come potevo resistere?
Cercavo un certo autocontrollo e non le saltai addosso nonostante la piacevole sensazione di irrealtà che ci pervadeva.
L’Aygo era posteggiata in una via traversa, ma visibile agli sguardi indiscreti, delle compagne di Flaminia, sciamavano intorno, non guardavano o ebbi l’impressione che vedessero, e facessero un risolino tra loro.
Accesi il motore a tre cilindri e iniziai ad allontanarmi.., mentre guidavo nel traffico del lungotevere lei si avvicinò e mi posò le mani sul petto, prese a sbottonarmi la camicia
Dovetti fermarmi in una strada laterali, capii che ero in una situazione critica, lei era lì con me, colui da cui aveva avuto l’imprinting .
Trovarsi in strada, con me la faceva letteralmente impazzire di desiderio. Non poteva fare a meno di muoversi, di dimenarsi come un’ossessa, il piacere era troppo intenso per poter star ferma. Mi raccontò “..vedi, nelle mie fantasie sempre mi vedevo salire sulla tua macchina, immaginavo di accontentarti in tutto e per tutto, di sentirmi importante, adulta, cercata, valorizzata, idolatrata, venerata.
una vera donna ”
L’idea di offrirsi a me così in quel modo e senza alcun pudore la eccitava ancor di più, rendendola letteralmente folle di desiderio.
Appena fermi mi baciò, ruotando la sua lingua più velocemente in sintonia con i movimenti della mia e poi disse “ scusa..ho la mente confusa, è stata troppo intensa l’emozione provata nel rivederti, dopo tutti questi anni passati a pensarti- disse partita senza più ritegno- Sai non ho mai scopato nessuno…solo una volta sono andata vicino…con Luca…quella volta in discoteca … lo feci venire prima, poi gli dissi..nooo stai attento…devo rimanere vergine …per te! appena a casa facciamo l’amore !
Io pensai…..” stiamo attenti, sai ci sono gli altri, ci sarà Daniela..e come faccio con questa cavallina..devo tenerla a freno…” Scartammo l’idea di fermarci in un pensioncina a scopare, perché i parenti si sarebbero preoccupati..e, arrivati a Todi trovammo la famiglia riunita e tutti mi ringraziarono di aver portato Flaminia.
Ma la vacanza diventò un inferno per me, e iniziò mentre io e la padrona di casa eravamo intenti a preparare la cena, cose semplici, mia moglie era in sala con gli altri quando lei passo' davanti a me e si fermo', lei mi era di schiena,si trovava fra me ed il tavolo, mi afferro le mano e se le mise sui fianchi e mi sussurrò : “ amore…stringimi e baciami sul collo ti prego! “
Eravamo frementi, per tutta la cena con mia moglie e gli amici, lei disse “oh..mi è caduto un orecchino e si infilò sotto il tavolo facendo finta di cercarlo e li tastò il cavallo dei pantaloni, io per farla finire mi buttai sotto dicendo te lo prendo io e le nostre bocche si congiunsero con una slinguatina mentre tutti chiacchieravano..
Mentre se lo rimetteva mi guardava e si leccava le labbra, roba da non credere..
Io persi nuovamente la ragione, ci proponemmo per lavare i piatti, mio moglie mi guardò stupita..non lo facevo mai a casa, ma siccome stava parlando con la cugina mi lasciò fare.
Flaminia salì in camera e scese con dei blu jeans diversi, si mise un grembiulino e asciugava i piatti che io lavavo..
Ad ogni piatto che le passavo mi faceva segno con la lingua, io ero incantato poi non resistetti più, verificai che gli altri stessero chiacchierano si dica, la girai verso di me e inizia a baciarla sulle labbra mettendo le mano fra quei capelli e mossi....con il bacino la portai addosso al tavolo, stringendola leggermente e lei a quel punto mi mise le sue mano sulla schiena, una sensazione bellissima trovarmi tra le sue braccia, non mi feci più scrupoli, la baciai con ardore, mordicchiai poi scesi sul collo e lei tiro' la testa indietro, io intanto presi ad accarezzarla sulla schiena, e lei prese a baciarmi sul collo, mi piaceva molto sentire le sue labbra addosso si fermo' e all'orecchio mi disse tocca qui, dirigendo la mano al cavallo dei jeans, la mia mano entrò nel suo corpo umido... la svergognata aveva tagliato i jeans sotto la cucitura della zia e in corrispondenza della fica, che si poteva raggiungere senza toglierseli.
Mi disse “ su dai fammi godere, ho voglia..”e, aderendo a me,mi appoggiava il seno al braccio…si strusciava, il seno duro da giovane, mi faceva impazzire di desiderio…
Osammo mentre la cucina era vuota e si sentiva la gente di là che chiacchierava e potevamo pensare di avere qualche istante di intimità, e lei con una scusa mi portò addosso al tavolo, stringendomi leggermente e lei a quel punto mi abbassai e presi a leccarle la patatina, dentro la stoffa dura dei jeans e lei da subito iniziò a tremare, le massaggiavo il clitoride e le allargavo dolcemente le labbra baciandola lentamente al suo interno, lei mise un piccolo gemito e inaspettatamente venne con un piccolo getto di umori. Poi mi trascinò si sedette sul lavello, mi aprì i pantaloni ed estrasse il pisello e se lo infilò aderendo a me e la cosa mi eccitò tanto che venni quasi subito dentro di lei.
Quando entrò in cucina sua mamma ci eravamo appena staccati e feci in tempo a riporre il cazzo e lei a chiudere le cosce e disse “ ah mamma, abbiamo finito appena…di sciacquare, mi sono seduta sullo scolapiatti a chiacchierare, che stupida ho tutti i jeans bagnati sul sedere” Ma non era acqua...e lei si avviò in camera sua… mentre io cercavo di tornare con aria indifferente tra gli amici in salotto.
Il giorno dopo l’inferno continuava…i nostri sguardi si cercavano sempre, ogni piccola scusa era buona per baciarci ed accarezzarci tanto che dopo neanche un'oretta la passione ci travolse di nuovo, andammo nel garage lei si appoggiò al cofano della Mercedes di sui papà e io sollevai la minigonna e ricominciammo a fare l'amore, la penetrai da dietro con baci e carezze dappertutto, poi dissi mi piacerebbe sentirti cavalcare .Allora mi misi sul sedile posteriore e prese a farmi un pompino e poco a poco prese a impalarsi su di me. Restai immobile, era lei che si muoveva ed e' quello che volevo, mi baciava e mi accarezzava il petto i nostri respiri si facevano sempre più' affannosi . Io le venni dentro ma le chiesi di non fermarsi, di continuare a muoversi divinamente fino a che venne anche lei e si accasciò su di me sfinita.
Sentimmo mi moglie che mi chiamava, presi dal panico ci ricomponemmo uscii dal garage e lei stette nascosta, dissi guardavo la macchina nuova…mi moglie mi guardò stranamente e di notte mia moglie mi toccò un pò ma io ero svuotato, e svogliato…le dissi ”eh l’aria di campagna, facciamo domani!”, lei disse “strano..di solito ti fa l’effetto opposto…”
Il pomeriggio dopo, nella piccola piscina sotto la casa, mi ritrovai quindi sott'acqua, con il sedere di Flaminia davanti a me in bella vista, e non so come ma mi venne automatico di allungare una mano e tirarla verso di me, e così facendo risalii dall'acqua appoggiandomi con la testa al bordo della piscina, rimanendo fino al torso in acqua, e tirai lei insieme a me, in modo che lei si ritrovasse girata verso di me, con le mani appoggiate sul mio petto. "Oh mio salvatore, mi hai salvato dall'annegamento!" mi disse con finta aria di principessa in pericolo, facendo gli occhi dolci.
Subito mise le sue braccia attorno al mio collo e appoggiò le sue labbra sulle mie dandomi un lungo bacio, schiudendo subito la sua bocca e facendo entrare la sua lingua nella mia.
Al che io risposi subito stringendola a me per i suoi sinuosi fianchi e iniziando ad accarezzare la sua lingua con la mia.
Di tutta risposta, oltre ad aumentare l'intensità del bacio, sentii la sua manina scendere a cingermi il cazzo già in semi erezione, iniziando una lenta sega a metà filo d'acqua.
"Hei cosa abbiamo qua!" disse Flaminia "Mmmh questa scenetta mi fa venire una certa voglia..."aggiunse e usciti dall'acqua, ci eravamo distesi a bordo piscina iniziando un lussurioso 69, dove mi gustavo alla grande la sua fighetta, sentendo il suo misto al sapore clorato dell'acqua della piscina, mentre lei si adoperava con mani e bocca sul mio cazzo marmoreo; poi la penetrai facendole lanciare un forte grido pieno di piacere.
Quando uscimmo dallo spogliatoio della piscina sentimmo un voce feroce dietro la porta …era Daniela infuriata! Aveva visto tutto quello che facevamo mentre eravamo nella piccola piscina..
“ Tu porco pedofilo fai le porcate con una ragazzina e tu ragazzina troia spompini un uomo sposato, ma andate a farvi curare tutti e due, vergognatevi…sai che a me gli scambi piacciono, ma in questo io non guadagno niente e quindi mi incazzo ! Cercami un ventenne che mi scopi, allora !"
La situazione era imbarazzante, se Daniela l’avesse detto ai genitori ed ai nonni di Flaminia sarebbe scoppiato un putiferio, la inseguii e prima che salisse in macchina le cercai di dire “senti Daniela non è come pensi è una cosa che ti spiego, un infatuazione…non rovinarle la vita resti fra noi chiedi tutto quello che vuoi!
E lei replicò “ ma dai! Fare sesso con una ragazzina che ha 25 anni meno di te! Io voglio il divorzio da un porco come te…ma pensa…sono fuori da ogni grazia…”
Flaminia piangeva, diceva “ scusa… scusa daniela…è tutta colpa mia… sono innamorata di Claudio da quando...da quando ero piccola.. e ora…scusa…non lo vedrò più scusatemi se mi sono intromessa, sono colpevole, sono matta…” e piangeva.
Io dissi “ siamo sconvolti…calmiamoci,…” E Daniela mi disse “ calmati tu ! vattene almeno fino a domani ! “
Io salii in macchina e vagai tutta la notte e il girono dopo ….
Ritornai alla sera seguente, timoroso di quello che avrebbe potuto succedere…ma invece tutti mi accolsero con calore, Daniela aveva detto che avevo avuto una urgenza di lavoro… il segreto non era dilagato.
Mia moglie era ironica…disse” ti sistemo io” bisbigliando…tra i denti…io ero nelle sue mani, ormai mi trattava da schiavo…cenando diceva “versami l’acqua caro…versami il vino….” gli altri non capivano…poi disse “stasera i piatti li asciugo io, Flaminia stai pure in sala.....lei fece un faccia starna, come di intesa…io non capivo…
Mentre lavavo i piatti e lei li asciugava mi spiegò...sei un verme, ma ti faremo pentire, anzi ti useremo, abbiamo fatto un patto, noi donne...vedrai...e continuavo a non capire…ero sconvolto.
In camera Daniela mi buttò sul letto, mi estrasse il pisello e iniziò a spompinarmi con foga, e anche se all’inizio ero spaventato e molle dai e dai mi si gonfiò e a quel punto lei si tolse i pantaloni e scostandosi gli slip mi violentò letteralmente mettendosi a cavallo di schiena e sussurrando..” porco traditore! sei solo un cazzo!.. fammi godere toccami” e mi prese le mani e mi costrinse a masturbarla io potevo solo obbedire e rimanere duro ma il fatto mi eccitava e divenni duro davvero e lei si impalava sempre ansimando e sussurrando sempre “ porco! .. lo davi a quella mocciosa e non scopavi me…bastardo… ora scopa senti la figa mi scoppia e non venire aspetta che voglio venire io.! ..dongiovanni da strapazzo…pedofilo porco…” e su e giù ma poi con mio stupore disse “ ora entra...stronza...” e con stupore e vergogna vidi Flaminia entrare con una camicia da notte di cotone.
Si fermò sulla porta, masturbandosi con una mano e guardandoci, era come in trance...
pensava a quel tempo...emise un gemito...si inginocchiò a gambe large e si torturava la fica con due mani mugolando.. sii come allora come allora la notte del sesso...mi bagno …vengo…ma noo.. noo..non voglio …lo voglio dentro…lo amo…sei cattiva....ti pregooo..ti prego …
E io sentendo questi lamenti mi eccitavo ancora di più ma ero sempre sotto quella furia di Daniela … non godevo ma lei mi teneva la base del cazzo stretta con la mno e non potevo neanche diventare molle…fu un vera tortura finchè lei disse “ va bene…vieni stronza,… che lo sistemiamo...dai vieni qui..”.
Flaminia strisciò nella stanza e si alzò vicino al letto e mia moglie con una mossa fulminea mi mise la figa in faccia e aiutò lei a infilarsi dentro il mio coso ormai tumefatto..
Io non potevo respirare con la figa di mia moglie che si strusciava sulla bocca e sul naso e l’altra che mi violentava su e giù nei momenti che riuscivo a spingere su il sedere di Daniela vedevo che le due si stavano baciando ! …le due donne avevano risolto la cosa nel modo più semplice e Flaminia avendo rivissuto la sua esperienza scioccante ma avendola rivissuta e completandola si era liberata dal quella insana passione per me .
Mia moglie disse che aveva colto l’occasione perché da sempre aveva desiderato fare l’amore in tre e con una donna. Io mi sentii per un po’ usato dalle due ma il godimento di quell’avventura mi fece passare sopra l’umiliazione.
Quando il mattino seguente dovemmo partire eravamo strani, ma non prima di averla stretta di nascosto nuovamente a me, non prima di averla baciata ancora sulle sue labbra, e non prima di averle detto che non l’avrei dimenticata.
Ovviamente non avemmo più occasione di vederci se non al suo matrimonio dove accompagnata all’altare da suo papà mi strizzò l’occhio e fece vedere a mia moglie la punta della lingua.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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